Obesità, che fare?

Una bilancia per spiegare e curare l’obesità  

Fare clic per visualizzare in anteprimaIl nostro peso corporeo dipende dal mantenimento di un equilibrio che possiamo metaforicamente rappresentare come una bilancia.

Su uno dei piatti abbiamo il consumo in energia che è dato principalmente dall’attività fisica, nell’altro l’introito in calorie che ci vengono dagli alimenti.

Non esistono ricette miracolose!

Se ci troviamo nella condizione di sovrappeso ed obesità dobbiamo intervenire su una od entrambe le componenti per fare in modo che il nostro organismo, trovandosi in difetto di calorie provveda a bruciare quelle che ha in eccesso, cioè perda peso.

Per agire sul primo piatto dobbiamo incrementare costantemente e regolarmente la nostra attività fisica.

Inizialmente saranno utili semplici cambiamenti nelle nostre abitudini come andare al lavoro a piedi o salire le scale senza usare l’ascensore. Successivamente potremo iscriverci ad una palestra o fare della bicicletta.

Dall’altra parte della bilancia possiamo ridurre in maniera equilibrata il consumo di alimenti e/o intervenire con alcuni prodotti dietetici e farmaci autorizzati dal Ministero della Salute.

Tra i dietetici abbiamo gli edulcoranti usati come sostituti dello zucchero e le fibre alimentari. Questi prodotti si trovano sia nelle farmacie che nei supermercati.

Mentre i primi sono a base di alcune sostanze chimiche o naturali ed hanno un alto potere dolcificante con l’apporto di calorie fino a 300 volte inferiori allo zucchero (saccarosio), i secondi sono a base di fibre vegetali non solubili che danno un senso di ripienezza e riducono il senso della fame.

Tra i farmaci soltanto due hanno mostrato di possedere requisiti di sicurezza tali da essere utilizzati nell’uomo.

Sono la sibutramina che, come ha detto Michele Carruba, direttore del centro studi obesità di Milano, “favorisce il senso della sazietà e fa aumentare il dispendio energetico” e l’orlistat che riduice l’assorbimento intestinale dei grassi.

Una particolare attenzione all’uso della sibutramina va posta da parte di quelle persone che soffrono di ipertensione arteriosa.

Sono assolutamente da proscrivere in quanto causa di squilibri endocrino-metabolici e, come purtroppo la cronaca ci insegna, di morti improvvise, tutti quei preparati a base di anfetamine, di estratti tiroidei, lassativi e diuretici che sono solitamente la base artigianale di pillole "miracolose".

Sono allo studio alcuni farmaci che agiscono sui centri del nostro cervello che regolano il senso della fame e della sazietà.                  

Fare clic per visualizzare in anteprimaSara sempre la bilancia, vecchio e banalissimo sistema per misurare i progressi nella riduzione del peso, a dirci se il nostro programma di dimagramento sarà stato efficace.

Resta il fatto che un buon programma dietetico, fisico e farmacologico dovrà essere prescritto e seguito nel tempo da un medico specialista in scienza dell’alimentazione o in dietologia.

Guido F. Guida




Edulcoranti

 

Gli edulcoranti sono sostanze naturali od artificiali utilizzati come sostituti dello zucchero (saccarosio) con un potere dolcificante molte volte maggiore. Il comitato FAO-OMS ne ha stabilito per alcuni la dose giornaliera ammissibile (DGA) per l’uomo al di là della quale ne potrebbe derivare un danno per la salute. I più noti sono:

·    La saccarina che ha un potere dolcificante pari a 300 volte. La DGA è pari a 2.5 mg/Kg di peso corporeo

·    Il ciclammati che hanno un potere dolcificante pari a 30 volte con una DGA pari a 4 mg/Kg di peso corporeo

·    L’aspartame che è costituito da 2 aminoacidi ed ha un potere dolcificante pari a 200 volte. E’ controindicato nella fenilchetonuria

·    Lo xylitolo che è un alcool assorbito per il 20%. Può procurare una leggera diarrea

·    La liquirizia che ha un potere dolcificante pari a 50 volte. Può avere un effetto ipertensivo

·    La bacca di Nigeria ha un potere dolcificante pari a 1500 volte. Non si hanno ancora informazioni sufficienti sulla sua stabilità e sicurezza

·    L’erba dolce del Paraguay che ha un potere dolcificante pari a 300 volte. Ha purtoppo un potere antiandrogeno

 

 

Fibre alimentari

 

Le dieta delle popolazione occidentali a seguito dell’assunzione  di cibi sempre più raffinati si è considerevolmente ridotta nella quantità di fibre vegetali.

Esse sono principalmente presenti nel grano non raffinato, nella frutta, nei legumi, arachidi e nelle verdure.

Le fibre riducono l’assunzione di cibo dando un senso di ripienezza ed accelerano il transito intestinale regolarizzando la funzione intestinale. Hanno inoltre benefici effetti sul compenso di un eventuale diabete.

Le fibre solubili (pectina, estratti del psyllium, gomme), infine, riducono poi i valori della colesterolemia e la aterosclerosi.

La dose consigliata di è 35 grammi al giorno.

 

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